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La Fattucchiera

Ultimo Aggiornamento: 08/09/2017 10:48
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08/09/2017 10:48
 
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19 settembre 1952 Antropologia e etnologia, Costume e Stili di Vita
www.teche.rai.it/1952/09/la-fattucchiera/ [SM=x5414800]

Esistono luoghi in Italia dove è frequente l’arte segreta della magia, uno di questi è il Sannio in Campania, terra fertile per molti aspetti felice. La popolazione non sa se credere alle superstizioni ma, forte di una tradizione secolare che si tramanda da generazioni talvolta streghe e fattucchiere vanno a spasso, combinano guai e sanano malattie. I medici lasciano correre, i parroci discutono e la gente di buon senso spesso a tutte queste credenze non da troppa importanza. Molti contadini anche se diffidenti sono affezionati a queste storie, così accade che fattucchiere e medici condotti incrocino la stessa strada. Il documentario di Aldo Salvo nei luoghi dell’occulto inizia al cimitero di Sant’Agata de’ Goti (Benevento) dove incontra il guardiano del camposanto che parla dei tanti tipi di filtri magici che le fattucchiere preparano tra cui le cosiddette fatture a morte. Secondo la leggenda, perché l’incantesimo abbia effetto, le ossa macinate e diventate polvere si devono lanciare sulla persona cui è indirizzato il maleficio. Il viaggio nel mondo della magia si sviluppa attraverso la ricerca di persone che praticano sortilegi,scongiuri e formule magiche, e coloro che ne subiscono le conseguenze. Il signor Iannuzzi vittima in passato di una fattura malefica, ricevuta subito dopo la rottura del suo fidanzamento, ricorda con rammarico l’ esperienza negativa, ingigantita dall’autosuggestione. Una vecchina del paese racconta, invece, la strana storia di una donna che non poteva più entrare in chiesa perché aveva dentro di se uno spirito maligno che le faceva emettere un orribile ululato. Il Dottor. Ugo Iannotta, medico condotto del paese spiega che molte persone si fanno curare sia da lui che dalle fattucchiere, perché in quella zona del sud d’Italia, permane tra le persone molto semplici la tradizione di ricorrere all’intercessione salvifica di maghi e streghe. Secondo il medico vanno dalle fattucchiere per curare prevalentemente malattie psichiche e farsi aiutare con le erbe, con le preghiere e gli esorcismi. L’esplorazione del giornalista prosegue con la visita a casa di un uomo di cui si vocifera che un bel giorno sprofondò all’inferno per quarantotto ore. L’anziano molto diffidente nei suoi confronti, lo riceve coinvolgendolo nel rituale del “ Setaccio”, per misurare la sua affidabilità. Dopo un’indagine accurata tra la gente del paese, il giornalista riesce a ottenere l’indirizzo della fattucchiera più conosciuta nella zona: Giovannella del Comune di Melizzano.
La donna con poteri fuori dall’ordinario, quando cade in trance parla con un’altra voce. Il vice sindaco di Sant’Agata de’ Goti al microfono di Aldo Salvo afferma irritato che l’inchiesta non è positiva per l’immagine del paese perché descrive una terra arretrata e primitiva. Al termine del racconto radiofonico, il giornalista si reca da un guaritore fingendosi malato, afflitto da incubi e visioni. Il mago gli tiene il polso e pronuncia la formula magica per guarirlo: ”Sparisci demonio!.…..spirito sconosciuto obbedisci!”, ma nel suo caso non succede proprio nulla.


Anni
1952


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