Le Prime Eresie
Alcune di esse erano in realtà qualcosa di ben diverso di una scelta diversa dall'ortodossia, ma vere e proprie religioni alternative, che dal Cristianesimo assumevano alcune tematiche adattandole o stravolgendole. Gnosticismo Gli gnostici distinguevano tra l'imperfezione del mondo visibile e la perfezione di un Dio supremo, la cui conoscenza (gnosis), individuale e riservata a pochi eletti, tramite forme iniziatiche di apprendimento, avrebbe portato alla salvezza.
Il pensiero gnostico incominciò a manifestarsi già nel I secolo d.C. nell'area del Giordano, quando, dopo la morte del Battista, un certo Simone di Gitta, identificato con il Simon Mago degli Atti degli Apostoli, si sarebbe definito la "Grande Potenza di Dio". Concetto di fondo era il dilemma umano per eccellenza: il significato dell'esistenza umana e della contrapposizio tra bene e male. La conoscenza avrebbe fornito, a coloro che sono destinati, la risposta al quesito.
Il Manechesimo
Anche il Manicheismo non può essere considerato come deviazione del Cristianesimo, nonostante i numerosi imprestiti da tale religione. Mani, nato nel 216 da nobilissima famiglia persiana, ebbe a soli 12 anni, la rivelazione del Paracleto che gli aprì il mistero della luce e della tenebra. Incominciò così la sua attività missionaria, svoltasi principalmente in Iran, nell'attuale Pakistan, e nella regione Mesopotanica, e rivolta al fine specifico di fare del suo credo una religione di stato. Il pensiero di Mani, che dichiarava esplicitamente di aver avuto come precursori Gesù, Budda, Zoroastro, e di essere egli l'apostolo del vero Dio nella terra babilonese.
Tale movimento, pur basandosi sulla gnosi, si differenzia dallo Gnosticismo, perchè la conoscenza non era uno strumento di perfezione riservato a pochi eletti, ma il mezzo di proliferazione di una religione che voleva essere di tutti. Il Manicheismo considerava, inoltre, due principi coeterni, non inferiori l'uno all'altro, egualmente potenti ed in eterna lotta. L'uno, Dio, il Padre di grandezza, lo spirito, la luce, la pace; l'altro, il Re della tenebra, il signore della materia, del caos, della guerra, della magia malefica, della discordia perenne in cui egli stesso è coinvolto.
Il Padre di grandezza, buono per eccellenza, non può avere mezzi di difesa, ma solo di fronte alla rapace invidia del nemico, offrire se stesso come olocausto. A tale scopo emana la Madre della vita e questa, a sua volta, l'uomo primordiale che accetta personalmente il combattimento con le forze del male. Luce e materia sono frammiste nel mondo e per timore della vittoria di Dio, le tenebre inviano due demoni che generano Adamo ed Eva, figli dell'odio e della lussuria.
Da qui il concetto manicheo del corpo umano considerato quale sostanza diabolica. Ma il bene continua la sua opera redentrice e cerca di risvegliare in Adamo la coscienza della sua origine divina. Ecco allora l'arrivo di Gesù, il luminoso, e la conseguente liberazione di Adamo. Dopo una grande guerra e dopo la fine del mondo, si avrà il definitivo trionfo della luce sulla materia e le tenebre saranno definitavamente relegate nel loro mondo.
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