Immaginario Medievale-L'Unicorno

Fata Airone
00sabato 26 agosto 2017 11:20
La vergine e l’unicorno in un dipinto di Domenico Zampieri detto il Domenichino (1581\1641) conservato a palazzo Farnese. L’unicorno era l’emblema della famiglia Farnese
Un candido cavallo con un unico corno affusolato sulla fronte, capace di guarire ogni veleno. Questa creatura mitologica a lungo è stata discussa e le sue origini vengono addirittura dal Paleolitico, o almeno a quell'epoca vengono datate delle immagini ritrovate in Francia dove in una grotta assieme ad altri animali se ne vedeva uno con un solo corno e del pelo sotto al muso.
Una versione molto radicata dell'unicorno lo descrive come un cavallo bianco dalla coda di leone, con la barba caprina e zoccoli di cervo.
Molti sono gli animali a cui questa leggenda potrebbe essere stata ispirata, molti dei quali frutti di anomalie genetiche come i cervi con un solo corno, ma anche altri animali come le capre...
Molti dei corni di unicorno probabilmente usati nell'antichità non erano altro che proprietà dei narvali e le leggende giravano attorno a creature della famiglia delle antilopi, specie l'orice che ha corna lunghe e sottili, una delle quali potrebbe facilmente rompersi in uno scontro tra maschi.
Il corno rivolto in avanti può essere un aggiustamento estetico, ma ciò non toglie che questa creatura sia stata per lungo tempo mescolata agli animali esistenti prima di essere classificata definitivamente come creatura di fantasia La particolare proprietà del suo corno era molto richiesta e vi venivano fatte coppe capaci di neutralizzare ogni veleno. Si dice che l'unicorno potesse essere ammansito solo dalle fanciulle vergini e nel tempo gli si sono attribuiti diversi significati, ma la purezza e la nobiltà sono rimasti immutati.



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